E si continua a leggere la stessa solfa e le stesse cazzate siamo noi i primi a scriverle!
Gente che parla di dolori, di amori, di amicizia...
Ci affanniamo a proclamarci quello che non siamo perché, di quello che siamo, siamo noi ad avere per primi paura.
Giri di parole, valzer continui, climax, frasi involute...
Alla fine dei conti, restano solo questi occhi che vogliono ancora guardare e queste mani che toccheranno un'altra volta.
E delle nostre confusioni mai a nessuno importerà nulla!